Siamo partiti e siamo arrivati in uno splendido hotel in Milano, in atmosfera accogliente e lussuosa in cui ci attendeva l’inizio di una serata piena di sorprese tra gente interessante e gin di classe… una degustazione dalle mille sfumature botaniche, che ci ha portati in angoli di mondi diversi ma uniti dalla stessa passione per l’eccellenza, quella del gin. Poi arriva l’alba e l’inizio di un giorno nuovo in cui è il momento della visita al the gin day… e allora si parte e ci ritroviamo in una area dedicata all’indiscusso protagonista di questo week end e la sensazione è quella di perdere ogni confine per incontrare la fusione di culture diverse … ci fermiamo in Scozia e conosciamo Edimburgh gin che ti catapulta sulle scogliere di questa terra mozzafiato mentre assaggi la versione Cannonball dal gusto deciso con il doppio del ginepro rispetto alla ricetta originale… tre passi e scendiamo in Olanda e lì incontro il mio primo amore, Bobby’s (il primo assaggio non si scorda mai)
è stato bello poter conoscere e scambiare due parole con il produttore, ho avuto il piacere di dirglielo in persona che grazie al suo gin mi sono appassionata al gin! Ci salutiamo e continua la nostra “escursione” arrivando per nostra sorpresa in un angolo tutto italiano…
già avevo avuto modo di assaggiare gin prodotti a casa nostra, ma sono stata piacevolmente colpita dal numero importante di produttori che hanno partecipato a questa edizione del gin day…
un tuffo in Sardegna e ci troviamo faccia a faccia con un porceddu che sembra quasi sia stato scelto apposta come icona di questo gin che prende il nome di Macchia sardinian dry gin quasi come a dire, vieni vieni che ti porto in un angolo di paradiso…e saliamo poi a nord, sulle rive del lago di Como dove li c’è Rivo, gin di 12 botaniche distillate individualmente per creare una composizione vibrante e sofisticata. Poi ci spostiamo verso est e arriviamo fino a Thiene in provincia di Vicenza e li assaggiamo Piùcinque, un gin dall’immagine pulita, semplice e dal gusto preciso e deciso…
insomma colpiti molto positivamente da questo percorso decidiamo di tornare verso casa, ormai con le papille gustative stanche. Ma proprio mentre ci avviamo all’uscita ci sembra di essere gia arrivati in Tosacana perché c’è lui, Peter in Florence che ovviamente non passa inosservato sia per il suo nome che per la sua etichetta in pelle esclusiva. Ebbene si, casa chiama casa e ci fermiamo per l’ultimo assaggio e per conoscere la storia di questo curioso gin 100% made in Tuscany e ne rimaniamo innamorati.
Alla fine dei giochi è stata una trasferta molto interessante e visto che c’è da studiare un bel po’ su ogni singolo prodotto non perdetevi le prossime sezioni dedicate ad ognuno dei nostri nuovi amici gin!